Come in tutte le branche della medicina più che la cura, comunque ovviamente fondamentale, è senz'altro più importante la PREVENZIONE delle malattie; malattie che non sono solo la carie, cioè le lesioni dei tessuti duri degli elementi dentari, ma anche tutte le forme di malattie dei tessuti molli, come gengiviti e parodontiti, comprese ovviamente le patologie degenerative che possono purtroppo insorgere nei tessuti i e negli organi che sono presenti dentro ed intorno al cavo orale, come malattie autoimmuni, displasie e tumori.
La prevenzione è importante anche per i bambini e presso il nostro Studio in Via Parma 35 a Salsomaggiore Terme potrai usufruire di tutte le indicazioni. Ti aspettiamo allo Studio del Dott. Roberto Cupola!
Ormai dovrebbe essere universalmente conosciuta: tra i più conosciuti , cibi molto dolci, acidi e scarsa igiene orale… Ci sono però fattori facilitanti legati a malattie sistemiche come il Diabete.
Sono infiammazioni delle gengive, cioè di quei tessuti periferici ai denti, superficiali che si estendono mediamente per 3/9 mm sotto il colletto degli elementi. Possono portare ad irritazione, arrossamento, gonfiore ed ovviamente dolore spesso con sanguinamento e sono a volte sintomo di altre malattie sistemiche.
Le Parodontiti invece (nella forma più comune è chiamata anche piorrea…) è una infiammazione il più della volte cronica, spesso come peggioramento di una gengivite, che interessa i tessuti profondi che sostengono i denti, che sono: la radice stessa, il legamento tra dente ed osso (chiamato legamento parodontale) ed appunto l’osso, chiamato osso alveolare, che avvolge il dente; questa patologia, spesso non sintomatica, porta alla distruzione dei suddetti tessuti e quindi alla progressiva mobilità dei denti, fino alla loro perdita.
Le cause di entrambe sono prevalentemente di natura batterica, e sono anche correlate e peggiorate ad abitudini scorrete, per es. dalla scarsa igiene orale al fumo, ma possono essere anche aggravate da malattie sistemiche, come Diabete o sisndromi che portano ad immunodeficienza.
La problematica più importante e forse oggi ancora semisconosciuta è data dal fatto CHE LA MALATTIA PARODONTALE, IN CONSEGUENZA DELLA PRESENZA DEI BATTERI CHE SUPPORTANO IL PROCESO INFIAMMATORIO POSSONO DETERMINARE UNA RISPOSTA INFIAMMATORIA A LIVELLO EPATICO CIOÈ DEL FEGATO E LO STATO INFIAMATORIO, A QUESTO PUNTO SISTEMICO, DETERMINANO UN INCREMENTO DEL RISCHIO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI (determinando una maggiore probabilità di aumento dell’ipertensione dal 20% fino al 49% nei casi gravi) ed anche di DIABETE e delle sue COMPLICANZE (le persone affette da diabete hanno il 30% in più di rischio di sviluppare la malattia parodontale e le persone con il diabete di tipo 2 e parodontite tendono a mostrare più complicazioni quali retinopatie, malattie renali, ecc. rispetto a quelli con SOLO il diabete di tipo 2).
Le malattie autoimmuni, come per es. la sindrome di Sjogren la quale, alterando con processo infiammatorio anche i tessuti delle ghiandole salivari, provoca tra l’altro una notevole riduzione della produzione salivare, con secchezza della bocca, e quindi venendo meno la saliva, viene meno anche la sua azione di pulizia meccanica, lubrificazione e di Tampone naturale, produce una maggiore suscettibilità alle carie, alle erosioni dentali, alle infezioni di tipo micotico, ecc.
Le
displasie
e di conseguenza le neoplasie dei tessuti del cavo orale sono invece una crescita disorganizzata ed alterata delle cellule che li compongono. Ciò si traduce in una
alterazione genetica progressiva
delle cellule, sia con anomalie qualitative che quantitative dell’assetto dei cromosomi con variazioni del DNA che porta ad una alterazione della funzione dell’organo di cui fanno parte, poi ad una diffusione progressiva anche ad altri tessuti vicini e, successivamente, anche ad altri organi (metastasi).
Le cause delle malattie autoimmuni, sono ancora poco chiare, ma oltre alla predisposizione genetica, sappiamo che agenti chimici, virus e batteri, possono trasformare la predisposizione in malattia conclamata.
Per le displasie ed i tumori del cavo orale invece abbiamo più conoscenze, soprattutto per alcune tipologie.
Sappiamo che continui microtraumi per lungo tempo, l’azione continua e massiva dei componenti della combustione del tabacco e degli agenti chimici per es. alcool, l’azione di patogeni quali per es. il Papilloma virus, associati a scarsa o assente igiene orale sui lunghi periodi portano alle displasie dei tessuti, come la leucoplachia, fino ai tumori veri e propri.
Da quanto descritto si evince che alla fine, VISITE puntuali (2 VOLTE ALL’ANNO) dall’odontoiatra competente aiuta senz’altro a conoscere e mantenere la corretta e scrupolosa cura dell’igiene orale, una corretta alimentazione, l’eliminazione delle abitudini scorrette, che sono senz’altro la migliore soluzione per eliminare o perlomeno, ridurre il rischio di insorgenza, delle patologie sopra descritte.
Tenendo conto che ogni bocca è un piccolo mondo (anatomia e posizione dei denti, rapporto tra i denti delle arcate, diversa configurazione della mascella e della mandibola, come pure difficolta manuali, divere abilità cognitive, come abbiamo detto, presenza di malattie autoimmuni o di protesi che portano a continui microtraumi, ecc) significa che l’igiene
DEVE ESSERE PERSONALIZZATA, con strumenti adatti, che solo il professionista può indicare, dopo una accurata analisi dei fattori di rischio presenti in quel particolare paziente.
Professionista che può inoltre
indicare come essere
aiutati (potendo magari contare su un team di professionisti interni od esterni allo studio odontoiatrico) ad
eliminare tutti quei
fattori associati che possono influire sulla comparsa delle
suddette malattie.
C’è sempre da indagare anche per una serie di problematiche che sono associate a fenomeni di stress o alle malocclusioni, cioè alla mancanza di equilibrio tra l’ingranaggio dei denti delle arcate superiori ed inferiori o a tutta una serie di fattori che portano a fenomeni come digrignare o serrare i denti e sfociano in dolori alle guance (muscolari) ed alla articolazione tra mandibola e mascella, fino a portare, nei casi più gravi, fastidiosi dolori alla testa ed al collo.
IN QUESTI CASI LA PREVENZIONE SI ATTUA INTERCETTANDO I SINTOMI E VALUTANDO LE CAUSE, intercettando i segni, creando un team con gli specialisti più adatti e utilizzando anche le strumentazioni che oggi sono disponibili per tracciare una corretta diagnosi, a cui fare seguire ovviamente una corretta terapia (placche di svincolo, cure ortodontiche o protesiche associate all’azione combinata di altre figure professionali).
COSA CENTRA L’ODONTOIATRA CON LE EVENTUALI TERAPIE PER ELIMINARE LE PROBLATICHE CONNESSE CON QUESTA SINDROME?
Questo è un tema molto complesso, per cui dico solo che l’odontoiatra può aiutare ad individuare la patologia ed indirizzare a chi approfondisce a livello anche strumentale la diagnosi e, in alcuni casi, può essere il risolutore, progettando apparecchi personalizzati per eliminare il problema, le cui cause sono potenzialmente gravi sul sistema cardiovascolare.
Per maggiori informazioni su questo argomento e sulla prevenzione contattaci per fissare un appuntamento, saremo lieti di aiutarti.
Visto quanto è importante la prevenzione ODONTOIATRICA nell’età adulta, tanto più importante lo è nell’età evolutiva che genericamente va dalla nascita ai 18 anni.
Intanto perché i bimbi ed i ragazzi possono essere indirizzati in modo precoce ai corretti stili di vita, tra cui ovviamente anche la corretta igiene del cavo orale, salvaguardando la salute per più tempo e nel tempo, ed inoltre perché quanto prima si intercettano abitudini viziate, problematiche odontoiatriche (o anche sistemiche ad esse correlate), altrettanto prima si possono risolvere eventuali complicazioni dato che, in molti casi, più si aspetta più difficile diventa affrontarle.
Portare i bimbi fin dalla tenera età a fare visite periodiche dall’odontoiatra, poi, con il giusto approccio, si aiuta anche ad evitare la “sindrome del dentista” che porta quell’ansia che in tanti adulti individua il dentista come la fonte assoluta del dolore.
Oggi sappiamo che più di un bambino su 2 può avere carie precoci. Tale situazione, dovuta a vari fattori ed anche a volte, a situazioni sociali che portano i genitori ad una scarsa conoscenza di come attuare quanto meno una corretta igiene orale ai propri figli, se non a somministrare ai ragazzi più corretti stili alimentari, certamente facilità poi, nei giovani pazienti una maggiore facilità ad avere carie anche nei denti definitivi (ricordiamo, tra l’altro che oltre agli incisivi centrali e laterali, anche i primi molari spuntano intorno ai 6 anni di età ed, a volte, non si conosce che sono DEFINITIVI e quindi denti che dovrebbero durare per la vita intera).
Visite periodiche ogni 6 mesi e poi Igiene orale corretta, quindi , ma anche per es. trattamenti di fluoroprofilassi per aiutare le difese dello smalto, sigillature dei solchi occlusali più profondi, per prevenire l’insorgenza in questi di forme cariose e facilitare le manovre di spazzolamento, intercettare per tempo malocclusioni, in modo da intervenire tempestivamente per riallineare i denti in modo corretto anche con lo sviluppo delle basi ossee… poi, purtroppo, curare le cariettine quando sono piccole e curarle in modo corretto, perché, da un lato bisogna stare attenti a non trasmettere assolutamente traumi al piccolo paziente (per evitare di avere un adulto traumatizzato dal dentista) ed impedire contemporaneamente soluzioni più estreme ,dato che distruzioni estese dei denti da latte fanno molto male al bambino e a volte è necessario fare la avulsione dell’elemento.
Da anni il nostro studio visita con le dovute attenzioni i piccoli e le piccole pazienti proponendo le soluzioni di profilassi e di cura appropriate al singolo caso.
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